venerdì 11 settembre 2015

E finalmente fu #matrimonionerd

Il sottotitolo per questo post, che sarà pieno di immagini e animazioni per meglio rendere l'atmosfera menestrellesca del tutto, è:

Come incasinarsi la vita in tre quarti d'ora e uscirne (quasi) vincitore, dopo un'accurata programmazione.

Ma andiamo per ordine, come dice l'alfabeto.
SUCCEDE CHE nel 2014, sulla pagina facebook Mondo di Nerd, compare una storia. Questa storia inizia con un videogioco, contenente una delle proposte di matrimonio più awww della comunità nerd. Ammettetelo, non capita tutti i giorni che vi scrivano un videogioco  APPOSTA per chiedervi in moglie.
No, dico, roba da vantarsi per vent'anni.

SUCCEDE anche CHE organizzare un matrimonio e quanto segue sia una cosa orrendamente costosa. Decidono quindi di sponsorizzarsi, e lo fanno alla grande, come si può leggere anche qui.

SUCCEDE infine CHE il sottoscritto si dice che sarebbe carino dar loro una mano: ancor meglio, una corda vocale, dato che sarebbe un cantante (lirico, peraltro). E allora li contatto e inizia una bella storia. Sentite qua.

Primi accordi (do maggiore, sol magg... Ehm. Scusate.)

La primissima idea era accordarmi con una loro amica, ottima musicista, e organizzare un servizio in stile gospel, rivisitando brani con stilemi di "chiamata e risposta", con richiami al blues e al soul, poi qui mettiamo il fuoco, qui le tigri, qui gli acrobati, qui le donne nude.
Era d'accordo anche lui.
La cosa, che aveva già iniziato a prender piede (e io sbavavo), è ahinoi sfumata quando la mia splendida collega ha dovuto rinunciare per un impegnuccio (cosa volete che sia, è solo tutor e parte della giuria giovani di un'associazione al Festival del Cinema di Venezia... Piccolezze!) e abbiamo dovuto imballare l'idea e metterla dove i sogni vanno a prendersi un riposino.
Segue un periodino di silenzio, durante il quale giustamente i futuri sposi hanno fatto un giro di possibilità. Giro di possibilità che però alla fine beh.

Si ritorna da me.

Ahimé senza la collega musicista; perdita enorme, ché la fanciulla è simpatica intelligente brava musicista e pure bella, ma oh, pazienza. A luglio inoltrato, stendiamo un'idea di scaletta basata sul nerdismo più esasperato e condita da esibizioni mie al pianoforte. Il mio stato d'ansia, nonostante mia sia proposto io stesso, era più o meno questo:
Leo Ortolani, ti amo. Non sai quanto.
ma visto che ci siamo, prendiamo il pianoforte e attacchiamo. Tanto il digitale, ho visto, ha qualche problema ma funziona, vedrai che reggerà fino a dopo il matrimZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ
Ma CHE COMBINAZIONE, EH. PROPRIO ORA, EH.
e infatti il digitale ha smesso di suonare, proprio quando avevo deciso cosa suonare. Probabilmente c'è un messaggio subliminale relativo alle mie capacità come pianista.

Vabbe': mercè l'avere una vita sociale sottozero, ho potuto acquistare negli anni altre due tastiere professionali, e quindi quale usiamo? Ma è ovvio, quella con la meccanica miglioPEGGIORE perché anche l'altra è da riparare: del resto, quando sulla tastiera ti cade una cassa dell'impianto audio, può anche succedere che una singola nota smetta di suonare (e m'è andata bene, l'ho riparata!) (Su questa cosa delle cadute - mie e di oggetti - dovrei aprire un post)...

E ok, mi riadatto, tanto la bimba è questa qui
La mia ultima piccina :)
e suona che ti devo dire che piacere che suona che devo dire che piacere che aiutami a dire che è un piacere.

Siccome poi sono un maledetto vanitoso, dopo aver rifatto pratica riesco a registrare "live" la mia esecuzione pianistica: per gli amanti dei cartoni animati, trattasi di una revisione della sigla di Goldrake CON aggiunta di Ken il Guerriero, una cosina elegante e adatta al tema... Perché lo dico? Anche per vantarmi, sì. Ma tenetela a mente, servirà.

MA PASSIAMO AL MATRIMONIO

che me so' stufato pure io. Ecco, qui ci sta il titolino:

di come un errore strategico genera il panico, e si risolve all'ultimo istante.

Programma della mattina di sabato:
  • Sveglia entro le 7;
  • mangia-quel-che-trovi ma soprattutto FATTI UN CAFFÈ;
  • piazza la tastiera - il resto è tutto in auto da jeri;
  • fai benzina;
  • parti;
  • arriva entro le 10, che si sistema tutto con calma e ti puoi perfino cambiare e vestire figo.
E fino all'uscita dall'Aurelia, era andata anche bene.
ERA.

Miei piccoli amici, imparate da me: NON FIDATEVI MAI dei navigatori.
Essi sono creature infide e malvagie, e anche un po' bastarde, essendo in grado di funzionare perfettamente fino a che non si arriva a 1, 2 km massimi dal proprio obiettivo. Nella fattispecie, è quel che è successo a me, in pieno centro di Grosseto, quando il mio navigatore ha attaccato a dirmi "Segnale GPS interrotto!" circa due volte al minuto, mentre io cercavo di capire dove cassero fosse il Cassero Senese.
Finalmente, nonostante io sia uomo e quindi viziato dal testosterone, decido di chiedere a due distinti signori. E la scelta è
SBAGLIATA!
perché i cari vecchietti mi dicono "Guardi, segua la linea delle mura che ha là davanti!" e io la seguo:
...FFFFFFFFFFFFFFFUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU-
Al quinto giro intuisco vagamente che qualcosa non quadra e chiedo nuovamente.
Ore 10.45, parcheggio. Qui.
...UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU-

Il matrimonio è alle 11.
Mentre mi prendo a schiaffi lascio forzatamente la tastiera in auto e corro; riesco comunque ad arrivare al Cassero con amplificatore in una mano, portatile nell'altra, e borsa dei cavi tenuta fra i denti come nei migliori film di guerra. Trovo il Sindaco (ma non sapevo fosse il Sindaco) e le chiedo: "Che niente niente ci fosse un'amplificazione qui?" E la risposta è ovviamente NO, amici e vicini. Mollo tutto e rifaccio il percorso CORRENDO, rientro in auto e prendo UNA delle DUE casse dell'amplificatore. Sono, a questo punto, appena appena sudato e un filino stanco:
Appena appena.

E inZomma, senza pianoforte, ma tutto pronto. Sono le 11.05.
Quale dio mi abbia aiutato non lo so, sicuramente nessuno di quelli toccati dalle mie maledizioni in QUESTA occasione. Segue cronaca puntuale:

*****-----*****
11.10. Un po' di musiche di ambiente, gli invitati entrano: il Sindaco di Mondo di Nerd, la sua meravigliosa moglie e la sua geniale figlia sono seduti davanti a me, con un defibrillatore perché mi vedono un po' in ansia.
11.15. Ancora nessuna traccia degli sposi.
11.20. Il Sindaco di MdN e io ci diamo spiegazioni sull'assenza, che variano da "Come in tutti i matrimoni di questo tipo, è comparso un supervillain e giustamente lo sposo sta combattendo" a "Ma siamo sicuri che la principessa sia in questo Castello, cioè Cassero?" nel frattempo io sono in Jeans e maglietta di Darth Vader "Come to the Dark Side, we have cookies" che fa tanto proFESSiOnista.
11.30. Il Sindaco (quello istituzionale) mostra vaga impazienza, e fa notare che tra mezz'ora avrebbe un altro matrimonio.
11.36. Veniamo a sapere che gli sposi ci sono, già da un po', ma la madre della sposa NO. Nessun indizio sulle cause dell'assenza. Il SdMdN e io ipotizziamo sia stata tipo rapita dai romulani per impedire questo momento di evoluzione dell'Umanità.
11.42. Entrano gli sposi e, giustamente, parte la marcia più adatta (tutti in piedi, please):

 
che, in tema di anelli, mi pare il meno

11.50. Lettura degli articoli del codice: il Sindaco mostra grande professionalità nonostante il ritardo (e gli astanti).
11.53. Ringraziando gli dei superstiti, mentre gli sposi firmano, metto a riprodurre la registrazione di Goldrake e Ken (ah, il genio), che incredibilmente dura ESATTAMENTE il tempo necessario a firme e festeggiamenti, mentre la figlia del SdMdN mi guarda e mi dice: "Ma sei stato proprio bravissimo a suonarla questa, mi piace tanto!" e io mi commuovo e mi vengono i lucciconi, bambina adorabilmente sleale.
12.03. Il matrimonio finisce e parte questa

 
che, sì, ci sta anche benone

E così, cari piccoli lettori, avete capito quanto sia facile, per un minuscolo dettaglio (tipo: esistono le zone a traffico limitato), rischiare di fare un enorme casino atque figuraccia dal punto di vista professionale, e quanto e come sia possibile rimediare al casino medesimo. Specie se, nel dettaglio, sapete benissimo di essere capaci di fare casini anche peggiori.


Il ricevimento invece è andato alla grande, con tutte le musiche (mie) al momento giusto e al posto giusto: gli invitati si sono dati da fare con sfoggio di
spade laser, 
doppie spade laser (Sponsor: "...È quello che penso che sia?" Io: "Sì, è ESATTAMENTE QUELLO"),
funghetti di Super Mario, 
mouse, 
joystick Atari, 
scettri Wii dorati edizione speciale, 
lame celate (un giorno ci arresteranno tutti), 
narrazioni e confronti più o meno sbruffoneschi ("Il 4 aprile 1978, alle 19.30, Maria Giovanna Elmi presentava la prima puntata di Goldrake: E IO ERO PRESENTE!", perdonami, Sindaco, anni di teatro buttati nell'immondizia), 
discussioni su cosplay, 
discussioni su Jessica Nigri, 
commenti sulle tette di Jessica Nigri, 
racconti sulle aggressioni alle cosplayer (tipo Jessica Nigri),
elenchi delle citazioni visti in Sucker Punch e Pacific Rim,
asocialità,
ambiguità sessuale,
e in definitiva la disamina di quella che - giustamente - il SdMdN ha definito "l'amministrazione comunale del Disagio". Il tutto, condito da un pranzo eccellente e tanto buon disagio fresco.

Vi saluto qui, per stavolta, con una parafrasi dal film Sucker Punch (citatissimo): "Oh, e un'ultima cosa: non fidatevi del navigatore. Specie quello dei cellulari. Buona missione."

PS sarebbe ingiusto e cattivo non ringraziare.
Innanzitutto Claudia e Marco, alias Dark e Daka, che hanno accettato la mia proposta musicale e apprezzato il lavoro fatto con grande gentilezza, anche se non è andata come-avrei-voluto-io;
Serena, perché nonostante non si sia riusciti a lavorare assieme, abbiamo comunque collaborato molto, e perché mi ha fatto capire con quanto entusiasmo avrebbe collaborato (e con quanto dispiacere si sia dovuta tirare indietro);
Il SdMdN, alias Federico Guerri, la sua incantevole signora nonché Master nonché Sacerdotessa, e la loro adorabile figlia, perché sì;
gli altri presenti alla tavolata Day of the Tentacle, con i quali abbiamo imbastito un perfetto nerdmeriggio, in particolare la piccola Greta che ora si starà spupazzando il funghetto di Super Mario che le ho regalato;
e per finire, tutti gli sponsor, i parenti, gli amici, la Forza e lo Sforzo.

"...E non capisco, 
dentro al banchetto che imbastisco,
com'è che si finisce a parlare di Jeeg Robot e 
delle Strade di San Franciscoh - oh - oh - oh..."
(Caparezza - Fuori dal tunnel)

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